Chi non ha letto le Avventure di Pinocchio?
Lui, Geppetto, la Fata dai capelli turchini, il Grillo parlante, Mangiafuoco, Lucignolo, il Gatto e la Volpe, il Pescecane che poi per il cinema è diventato Balena. Tutte menzogne, diranno coloro che credono solo nella Verità, quelli che se non vedono e se non toccano, come l'Apostolo Tommaso, non credono.
Ma Pinocchio è una favola e, come tutte le favole, è un sogno. Siamo proprio certi che tutto ciò che il cervello proietta nella mente durante il sogno sia esclusivamente una montagna di menzogne? O, come alcuni sostengono, che le favole, cioè i sogni contengano una parte di verità se non addirittura siano la verità vera?
Questo stava rimuginando fra sé e sé Tommaso, che dell'Apostolo omonimo era una proiezione esatta, mentre saliva sul monte.
E lungo il ripido sentiero, incontrò l'asino che era servito da cavalcatura a Don Abbondio. Anche questa una storia inventata, quindi una plateale menzogna, per i soliti seguaci della verità. Manzoni? Un bugiardo? Renzo, Lucia, Don Abbondio, don Rodrigo, l'Innominato, la Monaca di Monza? Tutte falsità. L'avvocato Azzeccagarbugli? No, quello era vero. Tutti gli avvocati sono Azzeccagarbugli e, come tali, raccontano solo la verità. La loro.
Per quanto la disprezziamo e condanniamo, la menzogna accompagna da sempre e inevitabilmente la nostra vita. Mentiamo sin da bambini e continuiamo a mentire da adulti. Mentiamo a tutti, alle persone più care come agli sconosciuti e ancor di più ai nostri nemici. Mentiamo persino a noi stessi. Mentiamo in mille modi: quando raccontiamo una bugia, quando illudiamo noi stessi e gli altri, quando truffiamo, imbrogliamo e fingiamo. Mentiamo a parole e gesti. Mentiamo per far del male ma anche a fin di bene.
La capacità di mentire, come la speculare capacità di riconoscere la menzogna, fanno parte integrante del nostro bagaglio cognitivo: senza di esse ci sarebbe impossibile condurre una normale vita sociale.
Altrettanto utile, pervasiva, a volte invasiva e persino scomoda è la verità, necessaria controparte della menzogna. L’una non potrebbe esistere senza l’altra.
Ma dove incomincia l’una e dove finisce l’altra?
Come nelle loro precedenti opere, i due autori affrontano il problema dai loro singolari punti di vista, cercando di dare una risposta, che non sarà però mai definitiva.