Il libro che avete tra le mani indaga l’intelligenza artificiale con lo spirito giusto: mettendo, cioè, da parte ogni vecchia certezza tolemaica e affrontando senza rete – come in una svolta copernicana contemporanea – una materia così inedita e complessa, per molti aspetti letteralmente sconvolgente. È un libro che studia questi fenomeni in modo coraggioso (vorrei dire: perfino intrepido) ed altruista… Giancarlo Elia Valori offre, cioè, al lettore, un quadro dei problemi a 360 gradi, consentendo a quanti sono digiuni del tema, innanzi tutto una miniera straordinaria di informazioni… Ogni pagina si presta a letture e riletture, perché ognuna di esse suggerisce uno spunto, una riflessione, un approfondimento, una curiosità. Valori parte dalla storia del fenomeno, da quel genio assoluto di Alan Turing, che ne è stato il pioniere indiscusso, e giunge sino a delineare il futuro.
Dalla prefazione di Oliviero Diliberto
Oggi le potenzialità dell’intelligenza artificiale mi portano così lontano da farmi immaginare che l’uomo – un giorno – non dovrà nemmeno più lavorare. Come ripreso anche da questo libro, «l’intelligenza artificiale rimpiazzerà le funzioni ripetitive consentendo agli esseri umani di dedicarsi esclusivamente al pensiero di alto livello». Mi piace infatti credere che un giorno i robot e l’intelligenza artificiale sostituiranno l’uomo nelle fatiche quotidiane. Lo sostituiranno nelle attività più alienanti, quelle che non portano alla gratificazione, che non stimolano la creatività. L’uomo potrà così tornare a dedicarsi alla Bellezza. Coltivando orti e giardini, dedicandosi agli studi, alle arti, alla filosofia, alla lettura… riscoprendo le delizie dell’antico “otium”. Ritorneranno così a fiorire i Sognatori, i filosofi, gli umanisti di un tempo, come in una moderna “Scuola di Atene”, per ridare la Luce a un’umanità libera dalla paura, dal dolore, dalle tenebre.
Dall’introduzione di Pasquale Forte