Prefazione di Luis Sepúlveda
Una bella storia da leggere per tutti.
I libri della mia amica Chiara Taormina non sono storie da leggere in solitudine, lontano dalla gente che amiamo.
Le storie che racconta e scrive Chiara Taormina sono per essere lette a voce alta, attorno al fuoco adesso che è inverno. Oppure in un giorno d’estate al calar del sole. Sono storie per essere lette da tutti e ascoltate con attenzione.
Così come questa storia di Ruggero e il suo amico Samù, che un giorno decide di aiutare un coniglio smarrito, un coniglio molto particolare, un coniglio che conosce qualcosa che Ruggero e Samù non conoscono, che si chiama affetto, tenerezza , amore che alcuni esseri umani avvertono per gli animali.
La selva dove vivono Ruggero e i suoi amici, è un luogo sicuro, perché si trova lontano dagli esseri umani, ma decidono di aiutare quest’altro coniglio, il coniglio diverso che ha bisogno d’aiuto, e così si lanciano in un’avventura che può rivelarsi pericolosa.
Ogni tappa del percorso che intraprendono è segnata dalla bella riflessione poetica di un haiku e, come un modo per accompagnare Ruggero, Samù e Ciuffo, il coniglio diverso, la storia ci invita anche a riposare con loro rispondendo agli ingegnosi indovinelli di Maurizio Maiorana.
Come scrittore, come uomo che ama raccontare storie, so com’è difficile scrivere per i lettori di pochi anni, per i bambini e i genitori che conservano la formidabile abitudine di leggere ai propri figli.
La mia amica Chiara Taormina riesce sempre a mantenere l’attenzione e la curiosità, attraverso un modo di raccontare che ci fa partecipare e, grazie a questo, un libro finisce per diventare un qualcosa di personale trasformandosi in un patrimonio per tutti noi che amiamo le belle storie ben raccontate.
Grazie, Chiara Taormina per questa bella storia che leggerò ai miei nipoti accanto al fuoco, ora che è inverno.
Luis Sepúlveda
Gijón, Asturie, Gennaio 2017
Incipit dell'opera
La Selva dei Conigli era un'oasi di pace e di verde, ancor più in primavera. Le colline, ampie e rotonde, si stendevano al sole, mentre tanti coniglietti dalla coda bianca ruzzolavano nell'erba profumata, odorando i tanti e colorati fiori che sbucavano dalla terra.
Il sole tiepido ravvivava i colori dell'inverno e gli alberi, dai folti rami, si riempivano di frutti succosi, dalle mille forme e dimensioni.
Ruggero, il coniglietto più in gamba di tutti, non aveva perso il vizio di allontanarsi da casa per esplorare il resto del mondo.