Il bambino senza un nome

Autore : Pier Celeste Marchetti
Anno di produzione : 2020
Casa Editrice : Placebook Publishing
Genere letterario : Narrativa-racconti - Fantasy
Formato : Ebook, Cartaceo




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Improvvisamente, morì anche il sindaco.

Non c’è niente da stupirsi. Prima o poi, in quel paese morivano tutti.

I belli, i brutti, i buoni, i cattivi, gli interessati, gli indifferenti, i cre­denti, gli atei, i ricchi, i poveri, gli avari, i generosi, i preti, i laici, la gente comune, gli uomini potenti, gli umili e i superbi.

Gli uomini muoiono nel più completo disordine. Non conta l’età, non conta il censo, non conta la fama. Muore prima il giovane del vecchio, il sindaco del vicesindaco, qualche volta è un laico che seppellisce un prete. La morte è la prima delle lotterie.

Nel gioco, vince sempre lei.

Fu organizzato un funerale con i fiocchi. Se fosse morta la vedova Gio­vannina, che si massacrava le ginocchia a lavare i pavimenti dei signo­ri, non gliene avrebbe fregato minimamente a nessuno. Ma il sindaco era una persona importante e meritava un trattamento adeguato.

Ai primi banchi, in chiesa, i famigliari, senza distinzione di sesso, per l’occasione, mentre usualmente le mogli erano sistemate divise dai mariti, ai quali pure erano state a suo tempo unite dalla Chiesa.

Dietro, in ordine, la giunta comunale al completo, con il lutto al brac­cio, e una rappresentanza dell’opposizione. Di fronte al dolore, bisogna saper distinguere il privato dal pubblico. Il dolore dei parenti merita rispetto, indipendentemente dal colore politico.

Dietro ancora, tutti gli altri, divisi per sesso ed età. Gli anticlericali e gli atei, sul sagrato. Sulla bara, il tricolore

Costruito su una serie di racconti, fra realtà e fantasia, per un viaggio attraverso il tempo e lo spazio, reinterpretando, a volte come un gioco altre come momento di riflessione, fatti, personaggi, luoghi e vissuto personale.
Il bambino senza un nome si manifesta gradualmente, qua e là, ritorna nell’ombra, ma con il procedere della narrazione si ripresenta prepotentemente. Fra momenti animati dalla gioia, suscitata dalla speranza e momenti di tristezza, provocata dalla disperazione o dalla disillusione. Il bambino segue un percorso a volte segnato dal dubbio altre dalla certezza, che finisce inevitabilmente e inesorabilmente con il ritorno sulla linea di partenza. È riflessione e sogno, sorriso e pianto, speranza e disperazione certezza e dubbio, entusiasmo e disincanto, partecipazione e disinteresse, storia vera e fantasia pura, memoria e presente.
È un itinerario in cui ognuno può ritrovare qualcosa di se stesso, nei fatti, nei personaggi, nei pensieri, negli stati d’animo, nel bene e nel male, nella sua concezione della vita, della morte, della fede, della morale.