PREFAZIONE
“Qui giace amore” è la terza silloge pubblicata nella Collana “Persone&Parole” all’interno della casa editrice G. C. L. Edizioni. Definirla una raccolta di poesie lo trovo quasi riduttivo. Ogni suo componimento, ogni suo verso è intriso, quasi traboccante di vita e soprattutto di Amore (con la ‘A’ maiuscola) per l’universo e per il genere umano. La dedizione e la cura per l’umanità, che porta dentro di sé, le sue fatiche e le sue ferite non può che trovare la sua cura, accolta nei versi della poetessa, in ogni frammento dell’Amore, chiamate parole, capaci di apertura verso un Mondo che ha un estremo bisogno di questo sguardo amorevole. Le liriche di Immacolata scorrono lasciando il segno, a tratti anche veloci, ma intersecano il battito del lettore che le fa proprie portandole con sé lungo la sua strada, lungo la vita in cui – ognuno di noi – è chiamato ad amare colui che gli è prossimo.
La poetessa, torinese di adozione, ci invita anche a fare un viaggio dentro le varie fasi della vita e maturazione che ella stessa ha vissuto, riportandoci ad una istintività – quasi adolescenziale – ma al contempo, ci è data la possibilità di incontrare la maturità della donna che ha già percorso un tratto di strada con consapevolezza: l’individuo è entrambi gli aspetti! Siamo chiamati ad accettare entrambe queste inclinazioni perché profondamente umane e, quindi, intrinsecamente appartenenti alla poesia - poiché la vita è poesia e la poesia è vita!
In un viaggio che si prepara coscienziosamente bisogna prendere cura di tanti aspetti, tra cui quello di tenere sempre dinanzi le proprie radici, tener presente – innanzitutto a noi stessi – da dove veniamo e chi siamo per poter autenticamente incontrare l’altro nelle vie del mondo. Grande occasione d’incontro è la poesia della poetessa pugliese che apre all’incontro umano – trasformandolo – esso stesso in lirica.
Tra le pagine di questa silloge sono custodite diverse poesie legate al periodo del lock-down in cui abbiamo assaporato l’insipidezza della chiusura, il calice amaro della mancanza di incontro con l’altro. Questa sezione la trovo di particolare rilievo poiché l’autrice urla – ancora una volta – il suo amore per il mondo e, questo stesso amore, è rivolto all’esterno; trasudante da ogni lirica che l’occhio potrà gustare. Sono convinto che scrivere poesia – durante il lock-down – sia stata una nobilissima e poetica risposta nei confronti del genere umano, tenendo viva la fiammella della speranza.
L’Amore, percorrendo verso dopo verso, immagine dopo immagine, rappresenta il “trait d’union” non solamente nelle poesie di Immacolata Schiena ma nelle nostre vite, di quella Presenza benevola che custodisce il nostro procedere avendo la pazienza e l’amorevolezza di un genitore nei confronti del figlio – nonostante tutto – nonostante questo universo.
L’opera dell’autrice sono convinto che non finisca con la poesia “Alzate la mano e giurate” ma ci richiama ad avere un continuum nella nostra capacità di amare – forse imperfetto – evocando e riecheggiando la parola “Pace” nelle nostre esistenze contrite e manchevoli, ma impregnate di poesia.
Benedetto Ghielmi
Introduzione
La silloge “Qui giace Amore” è divisa in quattro sezioni: Amore, Radici, Lock down, Sociale, nelle diverse fasi della poesia, secondo la poetica dell’autrice. Qui giace Amore nasce dalla consapevolezza della potenza del verso che smuove e scuote le coscienze. Il verso è il luogo dell’amore in modo palese, ma anche in modo celato quando ne declama l’assenza. L’amore è l’anello che congiunge ogni singola lirica. La poesia intesa in tal senso è il riflesso della realtà e dell’animo umano che ha sete di vita, sempre e comunque, ed è una fase della stessa vita. Talvolta assume le sembianze di una ragazza sognatrice, ispirata da nobili valori, ed è gentile, riflessiva e impulsiva allo stesso tempo. Talvolta la poesia è una donna matura, consapevole delle proprie radici e della propria storia. Diviene trasgressiva nel combattere per il rispetto e la parità dei diritti umani, è impavida per continuare a credere e inseguire i propri sogni al fine di raggiungerli. Talvolta però, soprattutto nell’ultima sezione, la poesia appare un’anziana, sofferente, che porta il peso del malessere sociale. Un’anziana condottiera, conscia della sua sapienza e responsabile, ha la funzione di elevare le nuove generazioni, farli aspirare alla bellezza dell’animo umano. Un’anziana che mostra la felicità e la strada per raggiungerla. La poesia quale luogo dell’amore non può che essere dinamica e condurre al bene.
L’autrice
Ogni componimento, ogni verso è intriso, quasi traboccante di vita e soprattutto di Amore (con la 'A' maiuscola) per l'universo e per il genere umano. La dedizione e la premura per l'umanità, che Imma Schiena porta dentro di sé, le sue fatiche e le sue ferite non può che trovare la sua cura, accolta nei versi della poetessa, in ogni frammento dell'Amore, chiamate parole, capaci di apertura verso un Mondo che ha bisogno di questo sguardo amorevole. Le liriche scorrono lasciando il segno, ma intersecano il battito del lettore che le fa proprie portandole con sé lungo la sua strada, lungo la vita in cui – ognuno di noi – è chiamato ad amare colui che gli è prossimo. La poetessa ci invita a fare un viaggio dentro le varie fasi della vita e maturazione che ella stessa ha vissuto, riportandoci ad una istintività – quasi adolescenziale – ma al contempo, ci è data la possibilità di incontrare la maturità della donna che ha già percorso un tratto di strada con consapevolezza: l'individuo è entrambi gli aspetti! Siamo chiamati ad accettare entrambe queste inclinazioni perché profondamente umane e, quindi, intrinsecamente appartenenti alla poesia – poiché la vita è poesia e la poesia è vita!
Da YouCanPrint