Petronio Punti è un uomo buono e ingenuo, fin troppo, che candidamente pensa di trovare la soluzione al suo male di vivere mollando tutto per trasferirsi su un’isoletta della Remotia (regione imprecisata del sud Italia) che per fama sa essere un paradiso terreste. Lascia così la sua Bologna col palese sogno di divenire un uomo nuovo su Delfinia: purtroppo però fa i conti senza l’oste ...
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Vi porto a Delfinia!
Avete presente “Le comiche”? Quando si rideva perché un povero disgraziato scivolava su di una banana? Ecco di cosa voglio parlare, esattamente di questo.
Quando lo sfigato di turno presta il fondoschiena al marciapiede si ride! È un istinto primario, magari con senno di poi ci vergogniamo di aver riso delle disgrazie del tizio, ma intanto lo sghignazzo è partito. Ecco di cosa parla Benvenuti a Delfinia: di sfiga!
È la prima volta che mi cimento in un romanzo comico e ci sono riuscito per il semplice fatto che non avevo puntato a questo; come quando per le fiere spariamo con il fucile ai peluche e aggiustiamo la mira in base a quanto storta sia la canna!
Io volevo parlare di nefandezze, di ingiustizie di trappole nascoste tra le maglie del sistema ed invece sono finito con il far ridere delle disgrazie che capitano al protagonista. Perché è successo questo? Semplice: in Remotia (la regione imprecisata nelle cui acque territoriali si trova Delfinia) i difetti e le mancanze sono oramai così tanto radicate in ogni ambito della vita di tutti i giorni da aver trasformato il malcostume in macchietta.
Ricordo un vecchio albo del mitico Dylan Dog, dove il nostro si lamentava di essere una sorta di catalizzatore di eventi negativi, una calamita per i guai ultraterreni. Ecco, l’isola di Delfinia è questo: un teatro sbilenco dove si sono dati appuntamento, nel corso degli anni, i peggiori attori della scena melodrammatica, coadiuvati da un impresario losco ed infingardo. Non lamentiamoci poi se lo spettacolo è una schifezza!
Brutta recita, sì, ma solo per chi ha comprato il biglietto pensando di assistere alla prima di Amleto con Gassman.
Vi avviso quindi: Benvenuti a Delfinia non vuole essere un vademecum su come affrontare le ingiustizie. Non è una appendice dell’Arena di Giletti: si tratta semplicemente della buccia di una banana sul cammino incerto del mio amico Petronio Punti, un uomo buono; tre volte buono.
A proposito, sapete cosa si dice di chi sia buono tre volte? Ah! Mi sono ricordato…