Tracce di me a occidente

Autore : Gioacchino Di Bella
Anno di produzione : 2022
Casa Editrice : Porto Seguro Editore
Genere letterario : Poesia - Lirica
Formato : Cartaceo




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Dalla Prefazione

 

 

Tracce di me a occidente è una silloge, una selezione delle mie poesie. Belle o brutte che siano, mi hanno accompagnato in tutti questi anni, sotto forma di appunti sparsi in taccuini sdruciti, in versi piuttosto brevi oppure tramite la netta sembianza di racconto in prosa o, ancora, nella veste di ode onirica. Forse talvolta non sono comprensibili, eppure fanno parte di me e della mia storia personale e, allora, mi è sembrato legittimo, a questo mio punto del percorso, raccoglierle e darne corpo e voce pubblica, facendole confluire in un volume dedicato. Insomma, mi sono detto, è bene trascriverle e concludere la mia prima lunga stagione creativa. Punto e a capo. […]

 

 

 

 Estratto:

 

50
La notte

 

Non sfidare la nobile e soffice notte,

perché ha occhi crudeli di drago

che incenerisce le certezze e la fede.

 

Respira come le ali di un angelo,

io sempre ti verrò a cercare per legare

il tuo cuore ai miei bisbigli d’amore.

 

Non abbandonarti muta alla notte,

perché il tempo è un assetato sciacallo

che azzanna le candide rose raccolte.

 

Abbi cura del tuo spirito mai prigioniero

che libra libero nel lattiginoso albeggiare,

sarò lì, al tuo fianco, pur nella densa foschia.

 

Salemi (TP), 6 novembre 2021

 

 

92
La mia corsa

 

Ho corso tutta la vita,

le cure erano radici

ai miei piedi sfiniti.

 

Ho bisogno di fiato

per trovare me stesso

in fondo alle vene.

 

Ho fatto un fiore di sogno,

all'ombra ampia come una nave,

del gelso che ripara dal sole.

 

Ho sciolto i tetri pensieri,

calandomi nei tuoi occhi,

ostello sicuro del mio tempo.

 

Ho sfiorato i tuoi bei capelli,

mi hanno parlato del tuo cuore,

so di voler riprendere la mia corsa.

 

Salemi (TP), 1 agosto 2021

 

 

 

110
Verde settembre

 

Rispunta tanto discreta,

quasi in punta in piedi,

la rada e vorace barbetta

delle campagne rinate

dopo l’agonia dell’estate.

 

Dai semi, bene occultati

tra i tetri e saldi muscoli

della terra improvvida,

un graffio virile ruggisce

e rivive verde resilienza.

 

Un gregge di grasse nuvole,

alla placida deriva, pascola,

lassù, sul mio sguardo assorto,

pare narrare di etiche sopite,

c’è attesa di epiche salvezze.

 

San Ciro di Salemi (TP), 17 settembre 2020

 

"Tracce di me a occidente" è una silloge di oltre cento componimenti poetici che partono dalle suggestioni ineludibili di una terra mitologica - la Sicilia - per giungere alle forti caratterizzazioni della natura e dei luoghi che hanno influenzato la lirica del poeta. Quella di Gioacchino Di Bella è quindi una poesia che travolge il lettore per la naturalezza del messaggio, tutto umano, che vuole trasmettere. Un'opera che racchiude frammenti di esistenza, testimonianze e tracce di un passaggio, un archivio della memoria dell'esperienza dell'autore verso quell'occidente che ha sempre ricercato nelle sue radici, nel suo animo e nel suo cuore.